martedì 28 giugno 2011

I mille usi dell'aceto

CALCARE: Per togliere le macchie da lavandini, rubinetteria ecc, passatevi sopra una spugnetta imbevuta di aceto caldo, poi sciacquate e asciugate molto bene. Se invece il calcaree ha ostruito le griglie rompigetto di rubinetti e doccia, svitateli e immergeteli nell'aceto finché non inizia a sciogliersi, quindi sciacquate e rimetteteli a posto.

LAVABIANCHERIA. Per togliere il calcare dalle tubature versate nella lavatrice 4 litri di aceto allungato con acqua e programmate un lavaggio a vuoto a 90 gradi. Acqua e aceto sono indicati anche per lavare l'interno e l'esterno della lavatrice, poi ripassate con una spugnetta imbevuta di sola acqua e asciugatela (basta l'esterno)

FERRO DA STIRO A VAPORE. Per pulirlo dal calcare riempitelo ogni tanto di acqua e aceto in parti uguali, quindi scaldatelo e fate uscire un po' di vapore, staccate la spina e lasciatelo in piedi finché è completamente freddo; svuotatelo e sciacquate l'interno con acqua pura. Se fosse invece da pulire la piastra strofinatela con aceto caldo e sale fino.

VETRO E CRISTALLO Lavate finestre, lampadari e ninnoli con acqua e aceto tiepido in pari uguali, poi sciacquate con acqua pura. Con questo sistema toglierete anche le tracce lasciate dagli insetto, e vetri e cristalli dureranno puliti molto più a lungo perché avranno preso una patina sgradevole per mosche e simili

RAME E OTTONE. Sfregateli con sale grosso inumidito con aceto caldo, poi sciacquate con acqua pura e asciugate con un panno molto morbido

LEGNO. Per pulire il legno laccato e renderlo di nuovo lucido passatevi uno straccio imbevuto di acqua tiepida e aceto, seguendo la venatura del legno, poi ripassate subito con uno straccio morbido e asciutto. Per lucidare invece i mobili di legno non verniciato passateli con olio e aceto in parti uguali, sempre seguendo la venatura del legno e ripassandolo subito sopo con uno straccio morbido e asciutto. Se fosse colata la cera sul legno, grattatela via delicatamente, appoggiatevi sopra una carta assorbente e scaldatela con il ferro da stiro tiepido; quando tutta la cera è stata asportata ripassate con uno straccetto imbevuto di aceto e asciugate.

TAPPETI E MOQUETTE. Per ravvivare i colori spolverate bene con l'aspirapolvere, poi passatevi uno straccio imbevuto di aceto bianco, seguendo il senso del pelo. Non sfregate troppo e cambiate lo straccio man mano che si sporca. Questo sistema è anche un buon trattamento antitarme e serve inoltre per rimediare se il cane o il gatto di casa lo hanno bagnato. Fate però prima una prova su un angolo poco visibile per controllare se i colori del tappeto sono resistenti.

PAVIMENTI. Per togliere ogni traccia di gesso e di polvere dai pavimenti nuovi o nei locali appena imbiancati, lavateli con acqua e aceto finché non vi sarà più nessuna traccia di bianco, poi ripassate con acqua pura.

CABINA DELLA DOCCIA. Passate sul vetro una spugnetta ruvida imbevuta di aceto bianco, poi sciacquate e asciugate molto bene. Se vi fossero tracce di muffa sulla tendina lavatela con acqua e aceto o acqua e sale e riappendetela senza sciacquarla

TESSUTI MACCHIATI. Tamponate le macchie con aceto bianco; di solito spariscono, ma fate prima una prova su un punto nascosto. Se la vostra camicetta si è macchiata di deodorante, lasciatela immersa in acqua e aceto prima del lavaggio. Anche le macchie di calce sugli abiti da lavoro possono essere facilmente eliminate se sfregate con aceto. Invece se l'impermeabile si è macchiato di fango fate asciugare bene, poi raschiate via quanto potete del fango ormai secco e sfregate con acqua e aceto, ripetendo l'operazione con una soluzione sempre più concentrata di aceto; quando la macchia è scomparsa tamponate a più riprese con acqua pura e lasciate asciugar prima di riporre.

TESSUTI COLORATI. Aggiungete l'acqua dell'ultimo risciacquo qualche cucchiaio di aceto che impedirà ai tessuti molto colorati di stingere o sbiadire.

BUCATO. Qualche cucchiaio di aceto aggiunto al normale detersivo aiuterà a sgrassare e pulire i capi molto sporchi. Inoltre con questo trattamento i tessuti resteranno più morbidi.

LANA. Sciacquatela con acqua e aceto perché non infeltrisca. Anche le coperte di lana, immerse dopo il lavaggio in acqua appena tiepida e aceto, ridiventeranno molto soffici.

ARIA VIZIATA. Mettete nel locale impregnato di fumo uno o più contenitori pieni di aceto; fate lo stesso se il locale è stato appena verniciato e volete togliere l'odore di vernice fresca.

FIORI. Pulite l'esterno dei vasi di terracotta spazzolandoli con acqua tiepida e aceto e poi sciacquateli. In questo modo terrete liberi i pori della terracotta e le radici delle piante potranno respirare meglio. Nel caso di fiori recisi, per prolungarne la durata prima di disporli nel vaso sciogliete nell'acqua 2 cucchiai di aceto e 2 cucchiai di zucchero.

Aceto: salute e bellezza
Usando regolarmente l'aceto si può beneficiare delle sue preziose proprietà. Per esempio è diuretico e c'è chi giura che prendendone un cucchiaio, meglio se di mele, a digiuno la mattina, è anche dimagrante. Contiene alcuni derivati dei fenoli in grado di svolgere una azione anti-cancerogena e sono inoltre stabilizzanti delle vitamine E e C. Ma sono molte altre le proprietà dell'aceto:


Emicrania: applicate sulla fronte una compressa di cotone o di tela ripiegata imbevuta di aceto.

Capelli: Per sciacquarli bene e togliere loro ogni traccia di grasso usate acqua tiepida e aceto. Così i capelli resteranno morbidi e vaporosi e riacquisteranno lucentezza, pure nei casi più ostinati.

Pelle: per proteggere la pelle lavatevi con acqua e aceto, spalmatevi con una buona crema e poi frizionatevi con poche gocce di aceto puro che farà da stringente, aumentando al resistenza della pelle contro le intemperie.

Mal Di Denti:Fate bollire uno spicchio d'aglio in un bicchiere di aceto e fate degli sciacqui con il decotto tiepido, tenendolo anche un poco in bocca e insistendo in particolare sul punto dolorante.

Stanchezza: bevete al mattino un bicchiere di acqua con un cucchiaio di aceto ed n cucchiaino di miele: vi farà da stimolante ed inoltre in estate vi disseterà perfettamente. Oppure aggiungete 2-3 tazze di aceto all'acqua della vasca per un bagno stimolante, molto indicato anche per pulire le pelli grasse. Se fate invece la doccia, frizionatevi il copro con un poco d'aceto prima di lavarvi.

FONTE

lunedì 27 giugno 2011

L'ecografia in Gravidanza

L’ecografia in gravidanza
le possibilità dell' ecografia ostetrica

People only see what they are prepared to see.
Ralph Waldo Emerson


L’ecografia è un esame non invasivo e sicuro sia per la madre che per il feto. Dalla sua introduzione è diventata sempre più importante in ambito ostetrico fino a divenire al giorno d’oggi momento indispensabile di ogni gravidanza e branca quasi indipendente dell'ostetricia.


Ecografia del primo trimestre

Vantaggi
Verifica della vitalità del feto, esclusione di anomalie precoci della gravidanza, conferma o esclusione di gravidanze multiple, datazione corretta dell' epoca di gravidanza e quindi calcolo più preciso della data del parto, possibilità di interruzione della gravidanza con una procedura più semplice, diagnosi precoce di anomalie fetali, misurazione della translucenza nucale.

Svantaggi Difficoltà della tecnica e limitazione dell’orientamento spaziale dell’ecografia transvaginale, impossibilità di fare una diagnosi precoce per quelle patologie con una storia naturale a sviluppo tardivo per lo stesso motivo molte anomalie in quest' epoca non hanno un chiaro ignificato.

Diagnosi e/o conferma della gravidanza

Il sacco gestazionale può essere visualizzato a circa 4ª settimane e mezzo di gestazione, l’embrione dopo la 5ª settimana. La visualizzazione dell’embrione in cavità uterina è molto importante per escludere un’eventuale gravidanza extrauterina nonché per escludere la presenza un uovo chiaro ( o gravidanza anembrionica ), in questo caso molti centri prudentemente preferiscono aspettare qualche settimana ancora per avere la conferma diagnostica.


Corretta datazione della gravidanza

Fra la 7ª e la 13ª settimana il feto ha una crescita costante, cioè ad una data settimana corrisponde quasi invariabilmente una data lunghezza del feto e questa non è influenzata da nessun fattore costituzionale, razziale o nutrizionale. La misura di questa lunghezza consente di datare correttamente l’epoca di gravidanza con una approssimazione di ± 4 giorni. La misura in questione si chiama CRL e corrisponde alla lunghezza del feto dal vertice (testa) al sacro.


Minaccia d’aborto

In presenza di un sanguinamento nel primo trimestre il problema che si pone è se la gravidanza procede correttamente o, per lo meno se è in pericolo. La ricerca del battito cardiaco fetale, della grandezza del sacco e della presenza di sanguinamento subcorionico sono molto utili ai fini diagnostici e prognostici.


Translucenza Nucale
(Nuchal Translucency)

La misurazione della cute nella regione posteriore del collo effettuata fra la 11ª e la 14ª settimana consente di avere una stima del rischio di sindrome di Down e altre patologie cromosomiche.
Approfondisci ->


Osso Nasale
(nasal bone)

Diversi studi hanno trovato una correlazione fra ipoplasia dell’osso nasale e sindrome di Down. Questo rischio sembra essere indipendente dalla nuchal translucency, l'epoca di esecuzione è fra la15ª e la 22ª settimana. Un recente software mette in relazione anche questo parametro nel periodo in cui viene eseguita la translucenza nucale integrando quindi il risultato.


Esame premorfologico

È una anticipazione dell’esame morfologico, il vantaggio di questo esame è l’epoca precoce in cui viene eseguito, che cade entro i termini dell’ interruzione volontaria della gravidanza, lo svantaggio e che molte strutture anatomiche fetali non hanno ancora completato il proprio sviluppo l’utilità quindi non è paragonabile a quella di un esame morfologico eseguito in epoca più avanzata. Alcuni centri offrono quest’esame a completamento dell’amniocentesi.


Ecografia morfologica

Fra 19ª e la 23ª settimana. In questo esame viene visualizzata e descritta l’anatomia fetale, nonché il corretto accrescimento fetale, la sede di impianto placentare e la quantità del liquido amniotico. In quest’ epoca si ha la migliore visualizzazione in rapporto allo sviluppo fetale alle sue dimensioni ed alla quantità di liquido amniotico. L’ecografia di primo livello è quella che viene eseguita routinariamente e serve ad identificare la maggior parte dei difetti di quest’epoca. A questa può far seguito, in caso vi siano le indicazioni, un’ecografia di secondo livello per la quale è richiesta un’ altissima e specifica preparazione.


Ecocardiografia

È un’approfondimento all’esame ecografico di routine. Con l’ecocardiografia viene esplorata nei dettagli l’anatomia e la funzionalità cardiaca. Solitamente è un esame di secondo livello, cioè eseguito solo se vi sono le indicazioni ad una indagine più approfondita.



Ecografia tridimensionale

L’ultimo ritrovato tecnologico è l’ecografia tridimensionale che consente una visualizzazione davvero sbalorditiva ed estremamente emozionante per i futuri genitori. Il tutto avviene come una normale ecografia, il trasduttore che viene poggiato sull’addome materno è solo leggermente più grande ma molto più complesso. Alcune macchine consentono un visualizzazione dinamica, altre “solo” statica. Alcune patologie possono essere visualizzate molto meglio con questo esame. Secondo alcuni l’esame tridimensionale è utile a completamento dell’esame 2D ma solo se indicato. Trattandosi di una tecnica nuova le possibilità future sono ancora tutte da scoprire. Allo stato attuale fornisce in caso di patologia delle informazioni aggiuntive alla ecografia tradizionale. Rassegna di immagini del feto in 3D



Ecografia transvaginale

In alcune situazioni può essere utile completare l’esame ecografico per mezzo della sonda transvaginale. I vantaggi sono una migliore e più fine visualizzazione delle parti da visualizzare.
Bisogna tenere presente che la sonda transaddominale ( quella che viene poggiata sull’addome materno) per arrivare all’obbiettivo da esaminare deve attraversare diversi strati di tessuti, in particolare l’adipe è quello che dà maggiore disturbo, e poi fare lo stesso percorso a ritroso per tornare alla sonda. Si capisce quindi come con la sonda transvaginale questo percorso venga accorciato di parecchio. Lo svantaggio è che, specie nelle settimane avanzate di gestazione, non è possibile visualizzare tutte le parti del feto ma solo quelle che si trovano vicino alla sonda. In aggiunta, pur essendo un esame indolore, spesso non viene accettato dalla paziente.

Valutazione del peso

Un parametro molto importante avvicinandosi alla data del parto è sapere se il feto è troppo grosso o troppo piccolo. A partire dalla 34ª settimana è possibile per mezzo di un algoritmo valutare con una approssimazione di circa il 10% il peso del feto. Scarica il programma per il calcolo del peso fetale -> o per le dimensioni del feto


Posizione della placenta

Conoscere la posizione della placenta è importante perché può capitare che questa si impianti in un punto che può essere un impedimento al feto al momento del parto. Questo è il motivo per cui in ogni referto si trova indicata chiaramente la posizione della placenta. Una placenta bassa nel secondo trimestre tende a mano a mano che l’utero aumenta di dimensioni a “portarsi” verso l’ alto e quindi a trovarsi in posizione normale ma occorre controllare che questo avvenga nelle successive ecografie

FONTE


sabato 18 giugno 2011

Come usare l'acido citrico per la pulizia di casa

Perchè autoprodursi i prodotti per la pulizia della casa?

Le ragioni sono molte: innanzitutto si possono risparmiare molti soldi, si possono usare gli stessi ingredienti o le stesse soluzioni preparate con diversi scopi salvando spazio negli armadietti e infine per essere sicuri del contenuto dei prodotti usati, specialmente se in casa vi sono bambini molto piccoli.

L’acido citrico anidro puro è uno degli ingredienti di base delle “ricette” per la pulizia della casa: può essere usato come anticalcare, come ammorbidente, come disincrostante e come brillantante.

Per eliminare le incrostazioni calcaree su tutte le superfici lavabili bisogna applicare una soluzione al 15%. Lasciare agire qualche minuto e risciacquare.
Non utilizzare su marmo e pietre, legno, cotto e tutte le superfici sulle quali è sconsigliato l’uso di sostanze acide.
La soluzione può essere utilizzata anche per rimuovere incrostazioni di calcare da macchine da caffè, ferro da stiro, …

In lavatrice come ammorbidente bisogna versare 100 ml di una soluzione al 10%nella vaschetta dell’ammorbidente.

Come brillantante, nella lavastoviglie bisogna riempire la vaschetta del brillantante con una soluzione al 15% e regolare l’indicatore al massimo.

Per preparare la soluzione versare 10-15% gr. di acido citrico anidro puro in 1 lt d’acqua e mescolare bene.Conservare il contenitore ben chiuso in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Non mescolare con altri additivi. Non usare direttamente sui tessuti.
Non è adatto per uso alimentare.

FONTE

Qualche altro suggerimento da voi testato?


lunedì 13 giugno 2011

Proteggiamo i nostri piccoli dal sole

Qualche regolina......


Un bambino con le gote abbronzate dal sole puo' sembrare il ritratto della salute. e' difficile immaginare il tempo in cui le rughe solcheranno quel viso liscio e rotondo, ma molto dipende proprio dai genitori. Infatti il rossore e poi l’abbronzatura, oltre che l’immagine di apparente benessere, sono anche segni di un’azione dei raggi solari, il cui danno si accumula giorno dopo giorno a partire dall’infanzia.

La pelle di un bambino e' diversa, e' morbida, sensibile e vulnerabile. Le irritazioni si sviluppano facilmente, con una crema ammorbidente scompaiono come per magia. La pelle giovane infatti guarisce piu' velocemente della pelle piu' vecchia, ma e' meno capace di proteggersi dalle ferite, incluse quelle provocate dal sole. Anche la piccola quantita' di protezione data dalla melanina, che la natura ha fornito alla pelle, non e' completamente presente alla nascita e ci vogliono anni prima che lo sviluppo della protezione si completi. Nel frattempo, la pelle del bambino e' piu' soggetta alle scottature solari e ad altri danni.
Le scottature, si sa, provocano dolore, e possono essere molto pericolose nei lattanti e nei bambini, la loro epidermide rappresenta una percentuale della massa totale del corpo piu' alta che nell’adulto, cosi' che avranno un grande impatto sul resto dell’organismo. Una brutta scottatura causa disidratazione, febbre, svenimenti, shock, pressione sanguigna pericolosamente bassa, e battito cardiaco irregolare.

SCELTA DEL FILTRO SOLARE

  • In farmacia, in profumeria, ma anche nel chiosco dello stabilimento sulla spiaggia, c’e' un’ampia selezione di filtri solari disponibili, con vari fattori di protezione (SPF), da 4 a 15 o anche di piu'. Queste alcune regole per orientarsi quando si sceglie un prodotto destinato ai piu' piccoli.

  • I protettori solari non dovrebbero essere usati sui bambini al di sotto dei 6 mesi.

  • Per una pelle giovane e' meglio preferire una crema con funzione anche idratante in gel a un prodotto a base alcolica.

  • Un filtro solare in stick o un burro di cacao SPF 15 e' ideale per il viso e le mani. Il tipo di cera resta sulla pelle e non ha un cattivo odore o sapore. Ai bambini puo' far piacere applicarlo da soli.

  • Se un prodotto profumato attrae gli insetti, si puo' provare uno senza profumazione.

  • Il giorno prima di usare un nuovo prodotto su tutto il corpo del bambino si puo' mettere una piccola quantita' di protettore solare sulla parte interna del polso. Se si sviluppa una irritazione o un esantema, cambiate prodotto.

  • Spalmare bene sulla pelle del tuo bambino liberamente e in modo uniforme. Se il bambino si dimena, applicare lo schermo solare per prima cosa sulle sue mani.

  • Non dimenticare le orecchie, il naso e le labbra del bambino, e la zona intorno agli occhi. Evitare il contatto con gli occhi e con le palpebre.

  • Applicare prima di uscire e riapplicare ogni due ore, piu' spesso se il bambino gioca in acqua o suda molto

  • Una crema a base di ossido di zinco sul naso e sulle labbra potrebbe dare una maggiore protezione se il tuo bambino e' grande abbastanza da non toglierlo.

  • Non mettere mai un baby oil sulla pelle del bambino prima di uscire. Rende la pelle traslucida, facendo in modo che i raggi solari passino attraverso piu' facilmente



DALLA "SKIN CANCER FOUNDATION" DIECI CONSIGLI PER PROTEGGERE DAL SOLE IL TUO BAMBINO

  • Tenete i lattanti e i bambini piccoli al riparo dal sole quanto piu' e' possibile durante il primo anno della loro vita; Una brutta scottatura in un bambino piccolo puo' essere molto seria.

  • Controllate l’orario. I raggi solari sono piu' intensi tra le 10 a.m. e le 2 p.m. (11 a.m e le 3 p.m. con orario legale).

  • Coprite il bambino ad alto rischio (carnagione chiara con capelli biondi rossi e occhi chiari) con un cappello, maglietta a maniche lunghe e pantaloni lunghi. Usate tessuti a trama stretta e doppio strato quando e' possibile. Per i neonati, una carrozzina con una tettoia e' preferibile a un passeggino aperto. Con un bambino piu' grande usate un passeggino con tettoia o con un ombrellino.

  • Usate un filtro solare. Le sostanze che filtrano i raggi solari che provocano danni sono un elemento importante nel programma di protezione. Piu' alto e' il fattore di protezione, maggiore e' la garanzia offerta.

  • Fate attenzione alle luci riflesse; molte superfici - sabbia, cemento, neve - possono riflettere radiazioni nocive. Anche il sedersi all’ombra o sotto l’ombrellone non garantisce protezione. Fate attenzione alle giornate nuvolose, quando fino all’80% delle radiazioni solari raggiunge la terra.

  • Fate attenzione specialmente a certe altitudini e latitudini. Dai 300 metri sul livello del mare in su, la radiazione aumenta del 4 o 5%. E quanto piu' vicini si e' all’equatore, tanto piu' forti sono i raggi solari.

  • Evitate l’abbronzatura artificiale compresi i lettini solari, le lampade, i riflettori. Le radiazioni emesse da queste sorgenti luminose, sia raggi ultravioletti A che B, possono essere pericolose e il motto che esse "sono piu' sicure del sole" e' falso. (Vedi inchiesta La pelle n. 2 aprile-maggio 1996). L’uso di pillole abbronzanti non e' raccomandato a causa degli effetti collaterali tossici che sono stati attribuiti ad alcuni dei loro ingredienti.

  • Non mescolare il sole con alcuni farmaci. La fotosensibilita', caratterizzata da esantemi, arrossamento e/o gonfiore, puo' essere l’effetto collaterale di alcuni farmaci. Consultate il vostro medico o il farmacista

  • Esaminate la pelle del vostro bambino regolarmente, come la vostra. Cercate ogni escrescenza che sia comparsa, macchie che danno prurito, lividi, cambiamenti dei nei o macchie cutanee. Il cancro della pelle e' estremamente raro nei bambini e poco comune negli adolescenti. Tuttavia, la preoccupazione e la cura per la salute della pelle deve essere appresa fin dall’infanzia.

  • Date esempio al vostro bambino. I princi'pi qui sottolineati devono essere applicati a persone di tutte le eta'. Usate queste semplici misure per proteggere la vostra pelle e sicuramente il vostro bambino adottera' piu' facilmente l’abitudine di proteggere la sua pelle dal sole.

La SKIN CANCER FOUNDATION raccomanda di usare prodottti con SPF 15. Per i bambini di 2 anni o piu' giovani, consultate il medico. Usare un filtro solare non e' pero' una buona scusa per una eccessiva esposizione al sole. Gli schermi solari offrono una protezione relativa e non assoluta.

La luce solare determina molti cambiamenti nella pelle. Alcuni sono immediati ed appaiono subito dopo l’esposizione al sole (abbronzatura, scottature, lentiggini) altri hanno bisogno di anni per svilupparsi (rughe, macchie, cheratosi attiniche etc.). Il danno piu' grave e' certamente il cancro della pelle, che puo' essere letale.



BUONE ABITUDINI

Esaminate la pelle del vostro bambino regolarmente.
Il cambio del pannolino, il momento del bagno o quando lo vestite sono i momenti ideali per tenere sotto controllo l’apparenza della sua pelle.
Se individuate qualche cambiamento, - un neo, una macchia, o un livido - alla prima occasione fatelo presente al vostro medico o al dermatologo. e' normale per un bambino sviluppare nuovi nei ed altre macchie scure, ma se c’e' un cambiamento nel colore, di forma o di grandezza e' meglio provvedere a un controllo. Limitate il tempo speso al sole nelle ore di punta, indossate vestiti protettivi e un cappello, applicate uno schermo solare con fattore di protezione 15 o piu', e fate in modo che la protezione solare diventi un argomento di discussione in famiglia.

FONTE

giovedì 9 giugno 2011

Gattonare: Come e quando????

Andare a carponi aiuta tuo figlio a rafforzare i muscoli per poter poi camminare ed è il primo sistema per potersi muovere da solo in modo efficace. Di solito, per prima cosa impara a stare in equilibrio su mani e ginocchia. Poi scopre come muoversi avanti e indietro da questa posizione, spingendo con le ginocchia.

Quando?

La maggiorparte dei bambini impara da andare a “gattonare” fra i 6 e i 10 mesi. Ma alcuni non lo fanno mai, preferendo scivolare sul sedere, strisciare sulla pancia o arrivando direttamente ad alzarsi, stare in piedi e camminare. Non importa cosa facciano, ciò che conta è che si muovano.

Come?

Normalmente iniziano ad andare a gattoni dopo essere riusciti a stare seduti senza sostegno, di solito intorno ai sei – sette mesi. Dopo questa fase, è in grado di alzare la testa per guardarsi intorno, e i muscoli di braccia, gambe e schiena sono abbastanza robusti da impedirle di cadere quando si metterà a quattro zampe.

Nei due mesi successivi, imparerà gradualmente a passare con una certa sicurezza dalla posizione seduta alla posizione a quattro zampe, e si accorgerà presto di poter dondolare avanti e indietro una volta che gli arti stanno dritti e il busto è parallelo al pavimento.

Verso i nove o dieci mesi, scoprirà che gli basterà spingere un po’ con le ginocchia per riuscire a muoversi. E mano a mano che progredisce, imparerà a tornare dalla posizione a carponi alla posizione seduta. Perfezionerà inoltre la tecnica del passo a carponi incrociato: muovere cioè un braccio e la gamba opposta per spostarsi in avanti, piuttosto che usare braccio e gamba sullo stesso lato. Dopodiché, sarà solo questione di pratica per rendere il movimento perfetto – preparatevi a vederlo davvero competitivo in questo sport quando avrà circa un anno.

Se va a gattoni all’indietro, scivola sul sedere (appoggiando una mano dietro di sé e un piede davanti per darsi la spinta), o salta la fase dei carponi e inizia subito a camminare, non preoccupatevi. Fintanto che si muove – non importa come – significa che sta bene.

E poi?

Dopo aver appreso questa tecnica, per acquisire una completa mobilità dovrà solo imparare a camminare. Per questo, inizierà a cercare di allungarsi verso qualunque cosa possa raggiungere, che sia il caffè sul tavolo o la gamba della nonna. Una volta raggiunto l’equilibrio sulle gambe, sarà pronto per stare in piedi da solo e andare in giro appoggiandosi ai mobili, e poi in poco tempo camminerà, correrà, e salterà.

Il tuo ruolo

Proprio come quando deve imparare a raggiungere ed afferrare, il modo migliore per incoraggiarlo ad andare a carponi è posizionare giocattoli ed altri oggetti desiderabili – anche voi stessi – a una certa distanza da loro. Potete usare cuscini, scatole o altre cose morbide per creare degli ostacoli da affrontare. Lo aiuterà a sentirsi più sicuro, veloce e agile. Basta che non lo lasciate solo – se resta incastrato sotto un cuscino di sicuro si spaventa e potrebbe soffocare.
Un bambino che va a gattoni può imbattersi in parecchi pericoli. Assicurati che la tua casa sia a prova di bambino, e fai particolare attenzione ai cancelletti sulle scale. Tuo figlio sarà attirato dalle scale come un esploratore del Monte Everest, ma possono essere pericolose, quindi fa in modo che siano off-limits fino a che tuo figlio non sia diventato molto bravo in questo (di solito intorno ai 12 mesi) – e anche allora, tieni d’occhio le spedizioni.
Non devi investire subito in scarpe nuove. Non avrà bisogno di indossare delle scarpe fino a che non sarà in grado di camminare bene.

Quando preoccuparsi

I bambini sviluppano le abilità in modo diverso, alcuni più in fretta di altri, ma se tuo figlio non ha ancora dimostrato alcun interesse nel muoversi in qualche modo (che sia strisciare, andare carponi, o rotolare), non ha ancora capito come muovere braccia e gambe in modo coordinato, o non ha ancora imparato ad usare entrambe le braccia ed entrambe le gambe e ha già compiuto un anno, fallo presente alla prossima visita. Ricordati che i bambini prematuri potrebbero superare queste ed altre fasi anche parecchi mesi dopo il loro coetanei.


martedì 7 giugno 2011

Incontinenza da Rigurgito

Ecco la terza parte sui tipi di incontinenza...


L'incontinenza da rigurgito è la perdita involontaria d'urina che si verifica come conseguenza di una vescica troppo piena.

Essa è provocata da un ostacolo che si trova al livello dell'uretra, ostacolo che può essere dovuto ad un tumore o adenoma della prostata, a stenosi uretrale, asclerosi a placche, diabete, costipazione, ecc.

L'ostacolo impedisce lo svuotamento completo della vescica, la pressione aumenta ed oltrepassa la resistenza dello sfintere. Questo non riesce più a contenere l'urina, che fuoriesce in maniera frequente e poco abbondante.

La vescica è meno attiva del normale e non riesce mai a svuotarsi completamente.

Questo tipo d'incontinenza, essendo provocato più spesso, come abbiamo detto, da un tumore o adenoma della prostata, è più frequente negli uomini che nelle donne. Le donne possono comunque presentare incontinenza da rigurgito nei casi di prolasso uterino o vescicale.

Il trattamento dell'incontinen
za da rigurgito è da mettere in relazione , forse più che in altri casi, alla storia del paziente e del fenomeno patologico (eziologia).




SUPER / MAXIANATOMICO

La sua forma lo rende perfetto per l'incontinenza mista,
L'incontinenza da rigurgito e l'incontinenza funzionale durante il giorno.
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domenica 5 giugno 2011

Come farli dormire tutta la notte

In un altro articolo avevo già parlato del sonno del neonato, ma ora sono qui per approfondire l'argomento.

Il discorso è un po' lungo e quello del sonno è un problema piuttosto diffuso e per niente facile. Dobbiamo considerare vari aspetti perchè è tutto collegato.

Per prima cosa la ROUTINE perchè il loro sistema nervoso è ancora immaturo e funziona meglio quando pappa, nanna e gioco si susseguono sempre allo stesso modo e più o meno alla stessa ora tutti i giorni. Insomma non amano certo le sorprese!! Inoltre aiuterà anche i genitori a capire meglio il bambino.

Per una routine ben strutturata si consiglia:
  • NON metterli a dormire subito dopo mangiato perchè si potrebbe creare dipendenza al seno o al biberon e poi sarebbe difficile farli dormire senza.
  • meglio INIZIARE subito perchè a tre mesi potrebbero già aver sviluppato quelli che vengono chiamati "problemi" del sonno o dell'alimentazione.
  • CREARE un rituale della buonanotte. Una storia, una canzoncina appena sussurrata. Io ad Andrea gliel'ho proposto come una cosa "solo nostra" che possa così rafforzare il nostro legame.
  • è IMPORTANTE che sia una routine FLESSIBILE e che il bimbo possa seguire facilmente e che quindi non debba adeguarsi lui ai ritmi dei genitori.


Spesso si sente dire "vuole mangiare ogni ora", "per addormentarsi vuole essere dondolato", "vuole stare sempre in braccio". Il bambino vuole quello che è abituato a ricevere. Quindi il problema è che i genitori spesso non si rendono conto che il comportamento del bambino dipende dalle loro scelte.

INDIPENDENZA e cioè dare la possibilità al bambino di imparare le cose indispensabili della vita: dormire, mangiare, giocare. Perchè dobbiamo tenere presente che sono come una "tabula rasa" e come tali hanno bisogno del nostro aiuto. I bimbi sono tutti diversi, ci sono alcuni che dormono tutta la notte prima di altri e alcuni hanno bisogno di regole più precise. Comunque TUTTI con un programma ben organizzato, una routine e un rituale della buona notte dormiranno tutta la notte.

ESSERE CALMI. I bambini assorbono le emozioni della madre e degli adulti, perciò se si è nervosi, ansiosi, lo sarà anche il bimbo e farà più fatica a dormire o piangerà. RILASSATEVI e fate tre respiri profondi. Io, quando addormento i miei bambini pratico training autogeno e lo fa anche Andrea, il più grande, quando, prima di dormire, si sente agitato. Naturalmente lo ha imparato imitandomi.

OSSERVARE IL BAMBINO. Quindi, riassumendo, se stabiliamo una routine noi sappiamo in linea di massima a che ora deve mangiare e dormire.

Fate attenzione a queste 3 fasi del sonno, alla fine delle quali (circa 20 min) il bambino cadrà in un bel sonno ristoratore:
  1. Quando inizia a sbadigliare mettetelo giù nel lettino. Ma fate attenzione a non passare oltre il terzo sbadiglio altrimenti piangerà.
  2. Per i successivi 3-4 min avrà lo sguardo fisso, come se fosse concentrato su un punto lontano.
  3. Inizia ad appisolarsi, gli occhi si chiudono ma appena si rende conto subito li riapre. Farà così da 3 a 5 volte prima di addormentarsi definitivamente.

PER NON SCAMBIARE IL GIORNO PER LA NOTTE. Loro non conoscono la differenza tra giorno e notte. Quindi come aiutarli?
  1. Tanto per iniziare riempiamogli la pancia con dei pasti un pò più ravvicinati. Se sono ben sazi difficilmente si sveglieranno la notte.
  2. Se però si svegliano la notte per fame o perchè hanno il pannolino sporco, eviterei di farli giocare o stimolarli troppo magari accendendo luci troppo forti. Perdono il sonno e poi è difficile farli riaddormentare. Io li cambio al buio e non li lavo sotto l'acqua corrente.
  3. Quando fanno il riposino diurno invece li faccio dormire con la luce che entra dalle finestre e continuo con i miei lavori domestici.

Solo un'ultima cosa. Ci sono stati genitori che mi hanno detto: "si sveglia ogni ora per mangiare, sia di giorno che di notte". ATTENZIONE!!! Come minimo devono mangiare ogni 2 ore, meglio ancora ogni 3. Perchè dico questo?
  1. il processo digestivo necessita di almeno 2 ore.
  2. perchè, mangiando spesso, mangia poco alla volta e ciò significa che beve solo il latte dissetante (ovviamente parlo per i bambini allattati al seno), privo di proteine e grassi.
  3. se prende il ritmo di fare tanti spuntini, finisce che non farà mai un pasto completo e avrà sempre fame.



Non ho mai avuto tanti problemi con Emma.... Forse perché ho sempre pensato che fosse una cosa "naturale" che un neonato di pochi mesi debba mangiare ogni 2/3 ore e che quindi all'inizio avrei dormito mooolto poco... L'ho sempre fatta dormire nel suo lettino fino a quando era molto piccola. Avevo tanta paura di schiacciarla e soffocarla.... Verso i 12/13 mesi, invece, abbiamo introdotto come rito: "sabato sera nel lettone con mamma e papà" e ancora adesso che ha 3 anni e mezzo lo facciamo! E' molto più difficile dormire per noi: Emma non sta mai ferma e si muove tutta la notte! Ma mi piace averla con me nel lettone. E poi, al sabato, tocca a lei raccontare la favola della buonanotte! Non so se è giusto parlare di fortuna.... Credo che ogni bambino abbia il suo carattere...... ma quando sono appena nati siamo noi genitori che gli trasmettiamo certi atteggiamenti e loro si comportano di conseguenza....



EcoMestruazioni



Mestruazioni a impatto zero

Piccoli gesti quotidiani per ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati con Mooncup e Assorbenti Lavabili.

La gestione dei rifiuti è un problema ambientale prioritario, che rischia di assumere dimensioni insostenibili in tempi brevi.
La loro smisurata produzione è in costante aumento e il primo obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre la quantità dei materiali da portare allo smaltimento finale: ancora prima di preoccuparci di come eliminarli, dovremmo attivare azioni concrete di prevenzione, prima che il rifiuto si produca.

Gli assorbenti e i tamponi usa e getta sono tra i rifiuti più difficili da smaltire perché sono quasi indistruttibili: le bustine contenitrici in plastica, gli applicatori, le strisce e la copertura adesiva degli assorbenti hanno infatti un degrado molto lento, calcolato in circa 500 anni.

In Italia ci sono 16.012.000 di donne in età fertile (Istat), che si stima consumino ogni anno 6.000.500.000 di assorbenti o tamponi e producano circa 120.100.000 chili all’anno di rifiuti difficili, ovvero 228 chili nel minuto necessario per leggere questi paragrafi.

Mestruazioni a impatto zero: azzeramento degli assorbenti mandati in discarica. E' possibile infatti gestire il ciclo mestruale con prodotti riutilizzabili di lunga durata, rinunciando per sempre agli usa e getta.

SOLUZIONE 1:

MOONCUP_In silicone anallergico si riutilizza ciclo dopo ciclo, basta risciacquarla e reinserirla. Fra un ciclo e l'altro è meglio sterilizzarla facendola bollire per 5 minuti in un pentolino d'acqua. Per chi usa i tamponi il procedimento è lo stesso: Prendi la mooncup, la inserisci in vagina e qui si posiziona, più in basso rispetto ai tamponi tradizionali.



SOLUZIONE 2:

ASSORBENTI LAVABILI_Cotone biologico o micropile a contatto con la pelle, poliuretano laminato impermeabile dalla parte dello slip. Sono disponibili in diverse misure: dai salvaslip, ai regular o comfort, ai super/notti e post parto. Per tutte le esigenze! Si lavano tutti in lavatrice e si asciugano al sole!



CONFRONTIAMO IN NUMERI:

3000 TAMPONI -> 1 MOONCUP

1500 ASSORBENTI -> 15 LULU NATURE

Ancora dalla parte degli usa e getta dopo aver letto sopra? Peccato :'-(


Se invece avete cambiato idea e volete maggiori informazioni visita www.universoecologico.it , mentre se volete acquistare il prodotto entrate nello shop www.universoecologico.it/ashop



sabato 4 giugno 2011

Incontinenza d'Urgenza


Procediamo con la prossima tipologia di Incontinenza....

Incontinenza da urgenza

L'incontinenza da urgenza è anche chiamata incontinenza per imperiosità oinstabilità vescicale ed è molto comune nelle persone anziane.

Si tratta della perdita involontaria d'urina provocata da un bisogno urgente (da cui il nome) di urinare. Si presenta quando il cervello riceve il segnale di svuotare la vescica e non
può impedire la minzione. Le minzioni diventano frequenti e poco abbondanti. Ciò è dovuto al fatto che la vescica si contrae continuamente, sia il giorno che la notte, ed il bisogno di urinare è quindi imperioso e improvviso.

Gli esami urodinamici possono mettere in evidenza la presenza di questo tipo di incontinenza. Infatti, durante la cistomanometria il detrusore si contrae precocemente e in modo imprevedibile. Anche la capacità della vescica ridotta è un segno chiaro dell'incontinenza d'urgenza.

Talvolta, tra le cause dell'incontinenza da urgenza, si possono scorgere problemi di origine neurologica, come, per esempio, il morbo di Parkinson, la sclerosi a placche, tumori cerebrali. Gli altri casi, i più comuni d'altronde, sono dovuti ad una ipersensibilità vescicale dovuta a casi di cistite all' ansia ed all'invecchiamento.

Spesso a questa forma si associa l'incontinenza da sforzo, producendo quella che viene chiamata "incontinenza mista".

Come per le altre forme, il contatto con il medico rimane fondamentale per ricercare, tra le molte disponibili, la soluzione più adeguata per ogni paziente.



Fibra naturale contatto con la pelle per evitare irritazioni ed arrossamenti, mentre Poliuretano laminato impermeabile a contatto con lo slip. I MINI e MIDI sono comodissimi! Hanno due ali laterali con due bottoncini a clip per bloccare l'assorbente alle mutandine. MINI: Lungo 32 cm. / MIDI: Lungo 40cm.


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