giovedì 7 gennaio 2010

Cintura di sicurezza in gravidanza.

La protezione del bambino deve iniziare fin da prima della nascita, attraverso l’uso della cintura di sicurezza da parte della futura madre, per tutto il periodo della gravidanza, sia come passeggera che come conducente.

È del tutto infondato, dal punto di vista medico-ginecologico, il timore che la cintura di sicurezza, durante la gravidanza ed in particolare a partire dal 6° mese, possa essere dannosa per il feto in caso di incidente, a condizione che la cintura sia utilizzata in modo corretto, e cioè:
- con il tratto diagonale che passa tra i seni
- con il tratto orizzontale tenuto basso, sopra le cosce, al di sotto dell’addome, così da potersi sicuramente ancorare, in caso di incidente, al di sotto delle spine iliache anteriori superiori:





In questo modo non si corre il rischio che l’area relativa all’utero ed al feto sia interessata da fenomeni di compressione e di costrizione; nello stesso tempo, si evita che, in caso di incidente, l’addome e la zona pelvica siano violentemente proiettati contro il volante o contro il cruscotto.


La gravidanza non può quindi costituire un valido motivo di “esonero automatico” dall’obbligo di uso della cintura di sicurezza, da indossare ed allacciare nel modo sopra descritto.
Ed infatti l’art. 172 del codice della strada riserva l’esonero solo nei casi di “condizioni di rischio particolari conseguenti all'uso delle cinture di sicurezza”, certificate dal ginecologo curante, che viene così ad assumersi la responsabilità (professionale, civile ed eventualmente penale) dell’esonero stesso. Tale certificazione, dotata del simbolo internazionale dell’esonero (valido anche per l'estero; vedi a lato), può essere fatta utilizzando il modello elaborato dalla SOC.I.TRA.S., che tutela la privacy dell’interessata evitando di indicare esplicitamente la diagnosi descrittiva delle “condizioni di rischio particolari"


A tal proposito è consigliabile l’utilizzo di cinture di sicurezza a tre punti con il nastro orizzontale posto il più in basso possibile, sotto l’addome gravido, ed il nastro diagonale posto al di sopra dell’addome, facendolo passare tra i seni. La cintura può essere regolata in modo da risultare confortevole e che il meccanismo di blocco non scatti senza motivo. Altrimenti è possibile affidarsi a dei cuscini di blocco che portano la cintura sotto l’addome. In tal modo non è compromessa la libertà di movimento durante la guida ed al tempo stesso non si incorre né in fastidiose sanzioni, né, cosa ben più importante, si rischia di subire pesanti conseguenze da un eventuale incidente. Così viaggerete in serenità e proteggerete nel modo migliore il vostro bebè!

CLIPPASAFE




A breve su www.universoecologico.it

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