lunedì 27 giugno 2011

L'ecografia in Gravidanza

L’ecografia in gravidanza
le possibilità dell' ecografia ostetrica

People only see what they are prepared to see.
Ralph Waldo Emerson


L’ecografia è un esame non invasivo e sicuro sia per la madre che per il feto. Dalla sua introduzione è diventata sempre più importante in ambito ostetrico fino a divenire al giorno d’oggi momento indispensabile di ogni gravidanza e branca quasi indipendente dell'ostetricia.


Ecografia del primo trimestre

Vantaggi
Verifica della vitalità del feto, esclusione di anomalie precoci della gravidanza, conferma o esclusione di gravidanze multiple, datazione corretta dell' epoca di gravidanza e quindi calcolo più preciso della data del parto, possibilità di interruzione della gravidanza con una procedura più semplice, diagnosi precoce di anomalie fetali, misurazione della translucenza nucale.

Svantaggi Difficoltà della tecnica e limitazione dell’orientamento spaziale dell’ecografia transvaginale, impossibilità di fare una diagnosi precoce per quelle patologie con una storia naturale a sviluppo tardivo per lo stesso motivo molte anomalie in quest' epoca non hanno un chiaro ignificato.

Diagnosi e/o conferma della gravidanza

Il sacco gestazionale può essere visualizzato a circa 4ª settimane e mezzo di gestazione, l’embrione dopo la 5ª settimana. La visualizzazione dell’embrione in cavità uterina è molto importante per escludere un’eventuale gravidanza extrauterina nonché per escludere la presenza un uovo chiaro ( o gravidanza anembrionica ), in questo caso molti centri prudentemente preferiscono aspettare qualche settimana ancora per avere la conferma diagnostica.


Corretta datazione della gravidanza

Fra la 7ª e la 13ª settimana il feto ha una crescita costante, cioè ad una data settimana corrisponde quasi invariabilmente una data lunghezza del feto e questa non è influenzata da nessun fattore costituzionale, razziale o nutrizionale. La misura di questa lunghezza consente di datare correttamente l’epoca di gravidanza con una approssimazione di ± 4 giorni. La misura in questione si chiama CRL e corrisponde alla lunghezza del feto dal vertice (testa) al sacro.


Minaccia d’aborto

In presenza di un sanguinamento nel primo trimestre il problema che si pone è se la gravidanza procede correttamente o, per lo meno se è in pericolo. La ricerca del battito cardiaco fetale, della grandezza del sacco e della presenza di sanguinamento subcorionico sono molto utili ai fini diagnostici e prognostici.


Translucenza Nucale
(Nuchal Translucency)

La misurazione della cute nella regione posteriore del collo effettuata fra la 11ª e la 14ª settimana consente di avere una stima del rischio di sindrome di Down e altre patologie cromosomiche.
Approfondisci ->


Osso Nasale
(nasal bone)

Diversi studi hanno trovato una correlazione fra ipoplasia dell’osso nasale e sindrome di Down. Questo rischio sembra essere indipendente dalla nuchal translucency, l'epoca di esecuzione è fra la15ª e la 22ª settimana. Un recente software mette in relazione anche questo parametro nel periodo in cui viene eseguita la translucenza nucale integrando quindi il risultato.


Esame premorfologico

È una anticipazione dell’esame morfologico, il vantaggio di questo esame è l’epoca precoce in cui viene eseguito, che cade entro i termini dell’ interruzione volontaria della gravidanza, lo svantaggio e che molte strutture anatomiche fetali non hanno ancora completato il proprio sviluppo l’utilità quindi non è paragonabile a quella di un esame morfologico eseguito in epoca più avanzata. Alcuni centri offrono quest’esame a completamento dell’amniocentesi.


Ecografia morfologica

Fra 19ª e la 23ª settimana. In questo esame viene visualizzata e descritta l’anatomia fetale, nonché il corretto accrescimento fetale, la sede di impianto placentare e la quantità del liquido amniotico. In quest’ epoca si ha la migliore visualizzazione in rapporto allo sviluppo fetale alle sue dimensioni ed alla quantità di liquido amniotico. L’ecografia di primo livello è quella che viene eseguita routinariamente e serve ad identificare la maggior parte dei difetti di quest’epoca. A questa può far seguito, in caso vi siano le indicazioni, un’ecografia di secondo livello per la quale è richiesta un’ altissima e specifica preparazione.


Ecocardiografia

È un’approfondimento all’esame ecografico di routine. Con l’ecocardiografia viene esplorata nei dettagli l’anatomia e la funzionalità cardiaca. Solitamente è un esame di secondo livello, cioè eseguito solo se vi sono le indicazioni ad una indagine più approfondita.



Ecografia tridimensionale

L’ultimo ritrovato tecnologico è l’ecografia tridimensionale che consente una visualizzazione davvero sbalorditiva ed estremamente emozionante per i futuri genitori. Il tutto avviene come una normale ecografia, il trasduttore che viene poggiato sull’addome materno è solo leggermente più grande ma molto più complesso. Alcune macchine consentono un visualizzazione dinamica, altre “solo” statica. Alcune patologie possono essere visualizzate molto meglio con questo esame. Secondo alcuni l’esame tridimensionale è utile a completamento dell’esame 2D ma solo se indicato. Trattandosi di una tecnica nuova le possibilità future sono ancora tutte da scoprire. Allo stato attuale fornisce in caso di patologia delle informazioni aggiuntive alla ecografia tradizionale. Rassegna di immagini del feto in 3D



Ecografia transvaginale

In alcune situazioni può essere utile completare l’esame ecografico per mezzo della sonda transvaginale. I vantaggi sono una migliore e più fine visualizzazione delle parti da visualizzare.
Bisogna tenere presente che la sonda transaddominale ( quella che viene poggiata sull’addome materno) per arrivare all’obbiettivo da esaminare deve attraversare diversi strati di tessuti, in particolare l’adipe è quello che dà maggiore disturbo, e poi fare lo stesso percorso a ritroso per tornare alla sonda. Si capisce quindi come con la sonda transvaginale questo percorso venga accorciato di parecchio. Lo svantaggio è che, specie nelle settimane avanzate di gestazione, non è possibile visualizzare tutte le parti del feto ma solo quelle che si trovano vicino alla sonda. In aggiunta, pur essendo un esame indolore, spesso non viene accettato dalla paziente.

Valutazione del peso

Un parametro molto importante avvicinandosi alla data del parto è sapere se il feto è troppo grosso o troppo piccolo. A partire dalla 34ª settimana è possibile per mezzo di un algoritmo valutare con una approssimazione di circa il 10% il peso del feto. Scarica il programma per il calcolo del peso fetale -> o per le dimensioni del feto


Posizione della placenta

Conoscere la posizione della placenta è importante perché può capitare che questa si impianti in un punto che può essere un impedimento al feto al momento del parto. Questo è il motivo per cui in ogni referto si trova indicata chiaramente la posizione della placenta. Una placenta bassa nel secondo trimestre tende a mano a mano che l’utero aumenta di dimensioni a “portarsi” verso l’ alto e quindi a trovarsi in posizione normale ma occorre controllare che questo avvenga nelle successive ecografie

FONTE


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